Capodanno: un tempo che si lascia, uno che viene – Video
La Pagoda ha partecipato al Capodanno con i suoi strumenti. La meditazione e la Cerimonia delle luci.
Da un lato in questa notte si è avvertito il peso, più a meno gravoso, di un anno trascorso e dall’altro l’auspicio che si trovi forza, capacità e gioia serena di far proprio il tempo a venire.
In questa serata la meditazione da un lato ha trovato, in particolare nella concentrazione, la capacità di reggere l’onda del tempo passato e dall’altro, con la pratica delle Dimore divine, si è volta all’avvenire portando con sè l’auspicio: “Che tutti gli esseri siano liberi dalla sofferenza, sereni e in pace e, il più intimo, che io possa, con le mie parole, pensieri e azioni contribuire a renderli tali”.
Specie quest’ultima frase volge il senso della meditazione verso le difficoltà della quotidianità e le prospettive sociali ponendo un tipo di domanda ineludibile. Qual è la connessione tra la quiete profonda del raccoglimento e il rombo del nostro quotidiano, vicino o lontano che sia? È ardua la risposta ma imprescindibile la domanda e la responsabilità della risposta e della scelta.
Rinnoviamo il nostro augurio, così come emerge dentro di noi, che nella nostra coscienza la pacatezza e l’attività si integrino nella pienezza della nostra presenza, qui a La Pagoda e ovunque ciò si coltivi.