Orienteering: Icona IV La Cattura del Bue, giocare … con la nostra ricerca
Orienteering: Icona 4, La Cattura del Bue – questi articoli sono un gioco che ci farebbe piacere condividere con voi. Abbiamo tratto a sorte una Icona e ci siamo messi ad osservarla, come si fa per trovare il sentiero nei nostri cammini senza la Carta topografica. Abbiamo quindi espresso le nostre osservazioni, abbiamo notato i particolari e abbiamo messo giù la nota che segue. In un secondo momento ci siamo confrontati con il testo, non facile, dei due Maestri, uno in poesia e l’altro in prosa. Perchè non partecipate anche voi al gioco? Che cosa vi dice questa Icona trovandola lungo il vostro percorso spirituale? Fateci avere una vostra nota su info@lapagoda.org. In un secondo momento approfondiremo il tutto con le diverse traduzioni e con gli studi relativi. Per altre tavole già commentate vai su Cerca – Orienteering
Tutte le icone della Cattura del Bue hanno al loro interno un cerchio che coglie e racchiude un messaggio. Sono come un libro scritto per immagini. Il quadrato accoglie il movimento racchiuso nel cerchio.
In questa icona la natura passa inaspettatamente in secondo piano. Un albero segue in gran parte la curvatura del cerchio e con i suoi rami allude alla natura vitale che nasce dalla terra e con le sue fronde sembra voler accogliere con delicatezza una parte di cielo e proteggere, con la sua silenziosa presenza, il mandriano alle prese con il laccio e il bue.
In questo spazio le montagne perdono il loro aspetto imponente, ci sono sempre ma la loro maestosità si spegne al cospetto di ciò che sta accadendo.
Questa volta ci sono due protagonisti, ma in più se ne vede un terzo ancor più significativo! La corda!! Il bue si agita, le sue zampe poggiano su montagne lontane, non in avanti o in dietro, ma lontane sotto di lui. Ormai nell’imponenza del quadro (ma ricordiamo che tutto si svolge in un cerchio!) le montagne sprofondano sotto i piedi del bue e le sue zampe si agitano senza più alcun contatto con la terra. La mente si agita senza più connettersi con la realtà. Il bue è nero, come il buio dell’ignoranza.
Il mandriano ha invece i piedi ben saldi sulla terra. La fune che stringe tra le mani è stata gettata con maestria e fa ormai salda presa al collo del bue. Il quadro esprime la responsabilità, la forza e la tempestività del mandriano.
Per lui ci sono, su un orizzonte inclinato che lentamente scivola, solo Cielo e Terra e qui avviene l’imponente Cattura del Bue e ….la Natura sta a guardare, fronde sottili e leggere, guardano amorevoli l’evento.
Dicono i MAESTRI
SHUBUN e SESSHU (XV sec.)
ICONA IV Catturare il Bue
Impiegando fino in fondo il suo potere spirituale
riesce a catturarlo.
La violenza della natura e il grande vigore sono difficili
da estirpare completamente.
A volte la sua natura lo spinge fino alle sorgenti più alte.
E poi penetra nel vapore delle nuvole e scompare nelle gole
più profonde.
Oggi si è imbattuto in lui, a lungo nascosto nella campagna. Approfittando della situazione l’ha vinto, ma è stato difficile prenderlo per il suo attaccamento al profumo del bosco. Tuttavia la sua volontà ostinata non desiste e l’antica natura selvaggia conserva ancora i suoi desideri. Per raggiungere la perfetta pace bisogna usare la frusta.