Il Dharmayana, l’abilità nella pratica – Tae Hye sunim
Indicazioni per la pratica del Dharma, settembre 2023 (2567 EB): Il veicolo del Dharma
Il monaco cambogiano, attivista del movimento per la pace, Mahaghosananda (1913- 2007) ha scritto nel libro “Step by step” (Parallax Press, 1992):
Dharmayāna.
Il Dharma è buono all’inizio, buono nel mezzo e buono alla fine.
Buono all’inizio significa la bontà dei precetti morali: non uccidere, non rubare, non commettere adulterio, non mentire o non assumere sostanze intossicanti.
Buono nel mezzo significa la concentrazione.
Buono alla fine significa la saggezza e il nirvana.
Il Dharma è visibile qui e ora. E’ sempre nel presente, è onnipresente. Il Dharma è senza tempo. Offre dei risultati immediati.
Nel buddhismo ci sono tre yāna, o veicoli, e nessuno di questi è migliore o superiore all’altro. Tutti e tre portano lo stesso Dharma. C’è però un quarto veicolo che è forse
ancora più completo. Io lo chiamo dharmayāna, l’universo stesso, e include ogni mezzo che conduca alla pace e alla gentilezza amorevole. Poiché è completo, il Dharmayāna
non può mai essere limitato, non può mai dividerci da nessuno dei nostri fratelli e sorelle.
Provate voi stessi a sperimentarlo. Il veicolo del Dharma vi condurrà al nirvana proprio qui e ora. Passo dopo passo, momento dopo momento, è semplice e può essere compreso
da chiunque. Dharmayāna è la specie di buddhismo che piace a me.
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Taehye sunim:
Dharmayāna o veicolo del Dharma può anche essere chiamato ekayāna, il “veicolo unico”, o buddhayāna, il “veicolo del Buddha”. Dharmayāna include il“piccolo veicolo” perché insegna il non attaccamento; il “grande veicolo” perché insegna compassione universale; il “veicolo del diamante” perché insegna a trasformare le energie negative in positive; il chan perché insegna a vivere nel momento presente.
Il “libro sacro” del dharmayāna è l’intera esistenza. Dharmayāna si pratica osservando con calma attenzione tutto ciò che accade nel nostro corpo, nella nostra mente, nell’ambiente e nella natura.