Come funziona la trappola, Letture a La Pagoda – Gunaratana cap. 10
Come funziona la trappola
Usare le difficoltà: tutto grano da macinare. La difficoltà come esercizio della colpevolezza. Non evitare gli spunti di negatività altrimenti si rafforzano. La virtù della gentilezza nei confronti dei diversi contenuti mentali. Guardare le cose così come sono senza autoconvincersi che siano diverse. Studiare la trappola per capire come funziona.
Affrontare lo spiacevole. Il dolore fisico, la resistenza, la reattività della mente: attenzione alla qualità delle sensazioni. La consapevolezza ha sempre bisogno di un oggetto. Rivolgere quanto più è possibile l’attenzione a ciò che la mente sta facendo. Consapevolezza, meraviglia, stupore. Osservare il sorgere, il crescere, l’affievolirsi e il dissolversi di ogni sensazione. Serietà, impegno e senso dell’umorismo. Sforzo, frustrazione, scoraggiamento, il rammarico.
Se la sensazione di avversione dura di più è meglio vederla con una meditazione di venti-trenta minuti più che portarsela appresso per l’intera giornata.
Gunaratana La pratica della consapevolezza Ubaldini, 1995 – Cap. 10 Come affrontare i problemi pag. 98 sgg.