Visione cosmica, il coraggio di guardare oltre l’antropocentrismo di Tae Hye sunim – feb20
Indicazioni per la pratica di Dharma: febbraio 2020 (2564 EB): VISIONE COSMICA
Gli esseri umani spesso si comportano come fossero il centro dell’universo. Nutriamo l’illusione egocentrica sia individuale che collettiva. Per avere una visione realistica è utile conoscere fatti scientifici sull’astronomia, fisica e biologia. Nella nostra galassia ci sono circa 250 miliardi di stelle, nell’universo circa 400 miliardi di galassie; in tutte le galassie 70 sestilioni (sette per dieci elevato alla ventunesima potenza) stelle. Molte stelle hanno pianeti intorno e probabilmente ci sono miliardi di pianeti dove c’è vita, esseri senzienti e perfino esseri intelligenti.
Nonostante gli enormi risultati della ricerca scientifica, molte persone pensano ancora in modo geocentrico e antropocentrico, che un dio abbia creato 70 sestilioni di stelle e le cinque milioni di specie della Terra solo per noi. Invece il Buddhismo si basa sulle intuizioni cosmiche. 2500 anni fa Buddha parlava degli innumerevoli mondi: il nostro mondo (la Terra, i pianeti e il sole) è solo uno dei tantissimi mondi che insieme formano un piccolo sistema di mondi (lokadhātu); tantissimi piccoli sistemi di mondi fanno parte di un sistema medio (galassia) e tantissimi sistemi medi formano l’universo… Tutti i diversi tipi di mondi, anche gli universi, si formano, sviluppano e spariscono nei periodi di miliardi di anni (mahākalpa), e tutto funziona con leggi naturali, senza che ci sia un creatore.
Secondo gli insegnamenti buddhisti tutto è mutevole, in movimento continuo. Così anche secondo la scienza: le particelle, gli atomi, gli elementi fisici, i pianeti, i sistemi solari, le galassie sono in un movimento continuo. Il fisico americano David Bohm parlava del cosmo come “la totalità indivisa nel movimento fluente” (Undivided Wholeness in Flowing Movement).
Quando pratichiamo la meditazione profonda, la nostra mente diventa silenziosa e aperta; non ci attacchiamo ai concetti ed opinioni limitati. Con la mente aperta possiamo imparare da tutte le cose che incontriamo – da altre persone, dalla natura, dalla poesia, dagli insegnamenti della saggezza e dalle conoscenze scientifiche. Il nostro maestro è dappertutto.
Una volta il maestro Zen coreano Hyobong (1888-1966: il maestro del nostro maestro Ilgak) disse ad un gruppo di studenti: “Davanti e dietro, a destra e sinistra, dappertutto è il vero maestro. Se cercate il vero maestro non lo troverete mai e mai uscirete dall’oceano della sofferenza. Ma io ho una nave senza fondo. Salite tutti sulla nave e potrete superare quest’oceano. Tutti a bordo! Su! Su!”
Colpendo il tavolo con il suo bastone, Hyobong sunim recitò il poema:
Un passo, due passi, tre passi.
Non perderti in giro – vai solo dritto.
Quando l’acqua e la montagna scompaiono,
la tua casa originale appare.
Domande:
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Il tuo vero maestro è dappertutto. Lo vedi? Lo senti?
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Come sali sulla nave senza fondo?
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Cosa significa “Quando l’acqua e la montagna scompaiono, la tua casa originale appare”?